Mal di testa, attenzione ai muscoli del collo

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L’infiammazione dei muscoli del collo è direttamente coinvolta nell’insorgenza delle cefalee di tipo primario. A osservarlo, per la prima volta in modo oggettivo, è stato un team guidato da Nico Sollman, della University Hospital di Ulm, in Germania. I risultati dello studio sono stati presentati nel corso del meeting della Radiologic Society of North America, che si è tenuto a Chicago dal 26 al 30 novembre.

Le cause del mal di testa primario, di cui le forme più comuni sono la cefalea di tipo tensivo e l’emicrania, non sono ancora del tutto chiare. Il dolore al collo, però, è comunemente associato alle cefalee primarie, anche se non esistono biomarkers oggettivi sul coinvolgimento dei fasci muscolari. Il dolore di questi ultimi, però, è associato a infiammazione o irritazione del muscolo o del tessuto connettivo che lo riveste.

Lo studio
Sollmann e colleghi hanno studiato il coinvolgimento del muscolo trapezio nel mal di testa primario attraverso risonanza magnetica quantitativa. Lo studio ha coinvolto 50 partecipanti, per lo più donne tra 20 e 31 anni. Di questi, 16 avevano cefalea di tipo tensivo e 12 avevano cefalea ed episodi di emicrania. Il gruppo è stato confrontato con 22 controlli sani.

Dall’analisi è emersa un’associazione tra i valori T2 del muscolo e la presenza di dolore al collo, numero di giorni di mal di testa e numero di punti scatenanti a livello del fascio muscolare, come determinato dalla palpazione dei muscoli trapezi. In particolare, le persone con cefalea di tipo tensivo ed emicrania insieme avevano i valori di T2 più alti. L’aumento di questi valori potrebbe essere considerato un surrogato dell’infiammazione derivante dal sistema nervoso e dall’aumento della sensibilità delle fibre nervose all’interno dei fasci muscolari.

“Il nostro approccio di imaging fornisce la prima prova oggettiva del coinvolgimento molto frequente dei muscoli del collo nelle cefalee primarie, utilizzando la capacità di quantificare l’infiammazione all’interno dei muscoli”, ha spiegato Sollman, “I cambiamenti nei valori T2 ci permettono di distinguere tra individui sani e pazienti con mal di testa primario”.

Fonte: Radiological Society of North America 2023 Meeting

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